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sabato 26 maggio 2012
* 24 settembre 1991. Una data come tante sul calendario, ma non per milioni di ragazzi che calzavano le mitiche all star e che ascoltavano una musica dallo stile grezzo, rumoroso e arrabbiato. Il grunge. Espressione musicale che in quella data trovò forma e sostanza in un disco che avrebbe segnato per sempre la storia del rock: Nevermind dei Nirvana. Da quel momento in poi niente fu come prima.
Incarnandosi
nel grunge la mappa sonora cambiò estetica, suoni e comportamenti;
proiettando Kurt Cobain nella galassia delle star planetarie.
Paradossalmente il grunge morì proprio quel giorno di fine settembre di
venti anni fa. Appena nato. Troppo forte sarebbe stato il suo eco per
non lasciare distruzione al suo ritorno. L'urto sonoro di Smells Like Teen Spirit fu uno tsunami le cui note travolsero la vita di una generazione rock irripetibile e l'esistenza di Kurt.
Quel
riff maledetto ruppe lo status quo musicale spostando i confini del
rock oltre il rock. Fu una vera e propria invasione delle menti e dei
corpi di milioni di adolescenti. Un vento fortissimo che soffiò verso
ogni angolo del pianeta. MTV era allora una canale
musicale vero e grazie a lei i codici comportamentali di quel fenomeno
si unificarono sotto i colpi micidiali della chitarra dei Nirvana. I
timpani di milioni di persone entrarono in fribillazione e gli sterei di
mezzo mondo impazzirono di decibel. L'inizio di una nuova era sonora.
Fu luce tenebrosa.
Al contrario di quello che si dice
quella grunge non è stata una generazione "sporca e triste". E' stata
semplicemente una generazione rock nel vero senso della parola. E il
rock, per sua fenomenologia esistenziale, non è mai stato pulito. E'
stato bello e dannato come i Rolling Stones, ma non
pulito. Chitarra, basso, batteria e tanto sudore. Stage diving, party,
rumore, libertà e spensieratezza sono stati la vera essenza del grunge.
Pur se immerso in un quadro di sofferenza individuale in seguito
globalizzata. Quella di Kurt Cobain.
Nevermind è stato un
paradigma culturale attraverso cui esprimersi e grazie ad esso tanti
ragazzi hanno potuto decretare la loro esistenza di fronte al mondo. Il
grunge ha rappresentato una musica ribelle? Sì. Lo è stata nella sua
forma comunicativa e nel modo in cui è stata vissuta nella vita
quotidiana di molti kids. Ma è stata una musica ribelle per
un'altra semplice ragione: il grunge è stato l'ultimo sussulto globale
del rock. Da Elvis a Kurt. Tutto quello che è venuto dopo è stato
incanalato nel Pop. Antitesi del Rock. Il grunge era una musica contro.
Il 26 dicembre 1991 crollò l'URSS e
con essa si frantumarono milioni di esperienze che nella Rivoluzione
d'Ottobre depositarono le loro speranze di emancipazione. Il mondo
cambiò e la parola libertà oltrepassò la Cortina di ferro. Il 1991 fu
quindi un periodo di grandi rivolgimenti. Ma cosa c'entra Nevermind con
la fine dell'URSS?
Una lezione la si può trarre. La parola
libertà non conosce ostacoli quando inizia a rotolare nella schiuma
della storia. Non esistono confini in cui arginarla. La sua forza si
manifesta attraverso la caduta di un regime, il riff di una chitarra o
un articolo di giornale. Nevermind è stata la colonna sonora che ha
segnato il senso di libertà per ogni singola persona che ha suonato
questo sporco disco. Quei quattro riff "ignoranti" sono stati un lusso libertario di cui oggi nell'universo rock si sente ancora la mancanza.
One baby to another says
I'm lucky to have met you
I don't care what you think
Unless it is about me
* Articolo pubblicato in Facebook il 24 settembre 2011 in occasione dei 20anni dall'uscita di Nevermind dei Nirvana. Questo scritto è dedicato ad una generazione che sul finir di una calda estate si perse nelle onde del rock, nella leggerezza della gioventù e negli eccessi della strada verso la libertà.
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