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giovedì 5 aprile 2012

La segmentazione è una processo del markenting grazie al quale è possibile definire un insieme di differenze significative in grado di rendere distinguibile per l'acquirente l'offerta dell'impresa rispetto a quelle dei concorrenti. 

La Lega Nord ha fatto della differenziazione il suo cavallo di battaglia. I celti padani hanno sempre creduto di essere diversi. Puliti e derubati della loro inarrivabile produttività da quei debosciati un pò scuri del Sud. O meglio di tutti i Sud. La Padania. Unità di misura geofisica delle terre del nord a meridione della Baviera. Nazione inventata sulle basi di un fiscalismo ribellista arrivato al potere e che negli ultimi dieci anni è stato padrone di molte chiavi del gioco politico romano. 

Da qualche ora abbiamo scoperto che l'onda verde, guidata dal cielo da Alberto da Giussano, non è un movimento made in Padania senza peccato e senza macchia. Più prosaicamente la Lega è l'ennesimo prodotto politico del Made in Italy. Tutto come da copione. Tangenti, finanziamenti illeciti e figli di papà senza diploma che sgommano per il centro di Milano con macchinoni da grido. Una Lega Nord, di lotta e di governo, che svariate volte ha tentato di sovrapporre la propria narrazione politica con i movimenti indipendentisti d'Europa, senza mai trovare una sponda o una ben che minima legittimazione esistenziale. 

Infatti Bossi&co non sono altro che la sintesi delle destre europee dei nostri tempi. Xenofobe, razziste e cristianocentriche. Buie. Forze politiche sbiadite dall'odio verso il diverso. La Lega. Più vicina al Tea Party che al pensiero di Miglio. Oggi che Milano assomiglia molto più a Bangui che a Monaco di Baviera, non possono non venirmi in mente i militanti leghisti adornati dal casco con le corna di vichinga memoria. 


Un cataclisma estetico da studiare nei manuali di arte contemporanea. Davanti a questo desolante quadro non posso non pensare a tutti quei sardi che Bossi lo hanno anche votato. Magari nella speranza che il Capo del Cerchio Magico benedisse la fonte del Flumendosa stile giuramento di Pontida. E da lì il miracolo tanto atteso di essere ferocemente padroni a casa nostra. Contro quale immigrazione e in nome di quale ordine sociale resta un mistero del leghismo sardo.

Nel film Birth of a Nation di David Wark Griffith, si tenta di giustificare l'azione ordinatrice del Ku Kux Klan che, dopo la Guerra Civile americana, avrebbe dovuto imporre l'ordine al Sud scosso dalle conseguenze della guerra, messo in pericolo dai suoi incontrollabili cittadini neri e dai loro alleati abolizionisti, mulatti e politici repubblicani traditori. La storia della Lega ricalca molto il film di Griffith. 

Ora il potere verde sembra essere stato colpito al cuore. Traballa il Carroccio e con lui quel Nord impaurito dai terroni, dai migranti e dalla globalizzazione. Il Nord leghista. Una realtà che rappresenta ingenuamente le pulsioni profonde che attraversano l'Europa del nostro tempo di crisi. Macerie sociologiche molto vicine ai periodi neri del Novecento.

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