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sabato 19 maggio 2012
Keep bangin' on the wall
Keep bangin' on the wall
OF FORTRESS EUROPE!
2022 -A new European order
Robot guards patrolling the border
Cybernetic dogs are getting closer and closer
Armoured cars and immigration officers
Robot guards patrolling the border
Cybernetic dogs are getting closer and closer
Armoured cars and immigration officers
Con queste frasi comincia la canzone Fortress Europe del
gruppo britannico degli Asian Dub Foundation, i cui componenti sono di origine
asiatica. Con il loro sound meticcio germogliato nella suburbia londinese, gli
ADF hanno toccato tematiche sociali e politiche.
Fortress Europe racconta di un'Europa fortezza. Recintata da confini interni ed
esterni. Materiali e immateriali, le cui forze disgreganti stanno mandando in
frantumi l'Unione Europea.
Chi scrive è un federalista che sogna un parlamento
europeo in cui siano rappresentati cittadini e popoli d'Europa. Un Vecchio
Continente unificato politicamente. Attualmente siamo molto distanti da questo
obiettivo. Tutta l'architettura istituzionale dell'UE è sbilanciata verso due
poteri, ovvero 1) governi e 2) la Bce. Questo sbilanciamento afono di
democrazia ha prodotto un'Europa martoriata dai nazionalismi e del potere finanziario.
Divisa. Senza più un progetto serio di integrazione.
Sotto la palandrana dell'unificazione
monetaria sono state compresse economie diversissime senza dotarsi di nessuno
strumento per armonizzarle. La tecnocrazia economicista ha annientato la realizzazione
di uno spazio europeo federato, democratico e solidale. Un soggetto politico sovranazionale
alternativo al capitalismo individualista americano e al capitalismo
autoritario cinese. La crisi dell'Euro è crisi politica.
I cittadini hanno patito
il processo di unificazione monetaria senza avere gli strumenti per governarlo,
e oggi risulta quindi problematico domandare al contribuente tedesco di salvare
la Grecia oggi e perfino il Portogallo il giorno dopo. Perché dovrebbe farlo?
In nome di quale disegno politico condiviso? Chi pagherà la Grexit, ovvero la via d'uscita per salvare Atene e i dei dell'Olimpo?
In questo quadro il vento delle
destre estreme e del populismo infuria forte, quasi a voler significare un clima
da Anni Venti del '900. Le élite al comando in Europa probabilmente non si sono
accorte che esiste un generazione per la quale l'Europa è da tempo una realtà
fattuale nei rapporti sociali, nell'esperienza lavorativa e nella visione di
insieme della propria identità.
Paradossalmente mai come in questa tragica
congiuntura è stato possibile esaminare quanto ormai lo spazio pubblico europeo
sia interconnesso. Da Atene a Londra è un unicum, ma senza un governo. La fine
dell'Euro significherebbe la fine dell'Europa. Per rilanciare il progetto
federalista bisognerà ripartire dai territori e dai cittadini per costruire
delle reti sociali e giuridiche che trovino sintesi in un governo europeo.
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